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Glossario

Rottura delle acque

rottura delle acqueLa rottura delle acque (o rottura delle membrane) è uno dei primi sintomi del parto, insieme alla perdita del tappo mucoso e le contrazioni uterine.

Cosa succede quando si rompono le acque?

La “borsa delle acque” non è altro che il sacco amniotico: quel sottile sacco semitrasparente che contiene il bambino e il liquido amniotico in cui è immerso. Quando si rompe spontaneamente non si sente alcun dolore, tant'é che normalmente ci si accorge della rottura solo perché ci si sente bagnare da una quantità notevole di liquido caldo (fino a 1 litro), che a volte si puó confondere con le perdite vaginali verso il termine della gravidanza o con una lieve perdita di urina, da cui si distingue perché è inodore ed è limpido.

Per precauzione ti consigliamo di indossare un assorbente e controllare se si bagna gradualmente tanto da costringere a un cambio. Se ciò succede, si tratta effettivamente della rottura delle acque perché se la membrana si è rotta, continuerà a fuoriuscire fino al momento del parto.

Quando si rompono le acque?

La rottura delle acque può precedere anche di diverse ore l’inizio delle contrazioni, gran parte delle mamme comunque entrano in travaglio entro le 24 ore successive alla rottura delle acque, perché in seguito all'espulsione del liquido amniotico vengono prodotte le prostaglandine, gli ormoni che stimolano le contrazioni.

Se la rottura delle acque avviene in anticipo rispetto al termine della gravidanza, o se non si è ancora verificato l'impegno della testa fetale, il medico potrebbe consigliarti il ricovero in ospedale per un controllo prima dell'inizio delle contrazioni.



Se dopo la rottura delle acque avverti delle pulsazioni, potrebbe essersi verificato il prolasso del cordone: è importante chiamare subito il medico e recarsi con urgenza in ospedale.

 

 

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