5 fattori che possono alterare il test di gravidanza

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Non sai quali sono le possibilità di rimanere incinta? Il dubbio può essere fugato tramite uno dei test di gravidanza in commercio, mini kit fai da te che forniscono informazioni piuttosto attendibili sin da pochi giorni dopo il ritardo sospetto del ciclo mestruale.

Indipendentemente dal costo di un test di gravidanza in modo da scoprire se sei in dolce attesa oppure se si tratta solo di un ritardo, però, dovresti sapere che 1 volta su 4 il test può restituire un risultato sbagliato.

Cosa può alterare un test di gravidanza?

Il test di gravidanza che si trova in commercio è composto da uno stick con anticorpi reattivi all'ormone gonadotropina corionica umana o beta-HCG, un ormone rintracciabile nell'urina solo ed esclusivamente se è in atto una gravidanza. Ma un test di gravidanza negativo può sbagliare, e viceversa: può verificarsi anche un falso positivo.

A differenza dei cosiddetti test di gravidanza della nonna, tutto quello che devi fare è immergere lo stick in un contenitore con dell'urina oppure tenerlo sotto il flusso di urina secondo i tempi indicati dalle istruzioni del kit e aspettare il responso del test: “incinta” in presenza di linee colorate o comparsa di un puntino nella finestrella e “non incinta” se non compare nulla.

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Il test di gravidanza, nonostante l'evoluzione medica, potrebbe fornire una risposta negativa in caso di concepimento (falso negativo) oppure segnalare la presenza di una gravidanza che in realtà non esiste (falso positivo). Ma cosa vuol dire che il test di gravidanza è un falso positivo?

Di per sé il test rappresenta uno strumento attendibile e sicuro, ma esistono fattori che possono alterarne il risultato e lasciare sperare in una gravidanza tanto attesa oppure mettere in allarme le donne che non sono ancora preparate per questa esperienza. Si parla di falso positivo quando il risultato sembra indicare una maternità, anche se non è esatto. Le cause per cui il test di gravidanza è un falso positivo o negativo sono molteplici.

Devi essere pronta a considerare il risultato del tuo test e pensare a quando ripetere il test di gravidanza negativo, o positivo, in base a questi fattori che possono alterare il test di gravidanza.

1. È colpa dell'ormone beta-HCG

L'ormone beta-HCG viene prodotto solo se è avvenuto il concepimento, ma la quantità con cui si presenta può variare da donna a donna.



Oltretutto, l'ormone della gravidanza inizia a essere prodotto dal sesto al dodicesimo giorno dopo il concepimento ossia in concomitanza con la formazione dell'embrione.

Questo significa che l'alterazione del risultato potrebbe essere dato dalla ridotta percentuale dell'ormone beta-HCG oppure dal fatto che è semplicemente troppo presto per segnalare i livelli dell'ormone della gravidanza.

2. Ti sei sbagliata con l'esecuzione del test

Sei stata attenta? È possibile che tu abbia commesso un errore durante la procedura richiesta dal test di gravidanza. Basta aver tenuto lo stick oltre il tempo consentito, aver usato un kit ormai scaduto o non aver posato lo stick su un piano orizzontale per aver alterato il risultato del test fai da te.

Potresti ripeterlo dopo un paio di giorni, prestando attenzione a ogni passaggio e verificando le modalità attraverso la “finestra di controllo” del test.

3. Infezioni urinarie

Forse non lo sai ma il test di gravidanza fai da te potrebbe restituire un falso positivo in caso di cisti alle ovaie, ma anche se è in corso una qualche infezione urinaria o se hai la candida. La candida influisce sul test di gravidanza e, anche se le percentuali di falso positivo in questi casi si aggira intorno allo 0,1% dei casi, resta comunque un dato da valutare a seconda delle singole situazioni.

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4. Farmaci

L'assunzione di particolari farmaci potrebbe impedire la rilevazione corretta della presenza di beta-HCG e compromettere il risultato del test di gravidanza. Per sapere quali farmaci alterano il test di gravidanza basta consultare il medico e scoprire quali medicine potrebbero aver alterato il risultato.

Devi stare attenta a tutti i farmaci a base di carbamazepina che vengono usati per combattere le nevralgie, le epilessie o il dolore neuropatico, ai medicinali con menotropina che vengono prescritti per la cura dell'infertilità, alle formulazioni con clordiazepossido utilizzate per ridurre l'ansia oppure ai medicinali con prometazina sfruttati per trattare le allergie, le reazioni anafilattiche e i pruriti.

5. Gravidanza biochimica

La gravidanza biochimica è uno stato interessante che, seppur segnalato dal test di gravidanza, non è in grado di andare avanti oltre le 5-6 settimane di gestazione, una condizione che viene considerata come un aborto spontaneo precoce.

Il modo migliore per verificare una gravidanza biochimica è procedere con un test quantitativo dell'ormone beta-HCG a 48 ore di distanza: la quantità dell'ormone raddoppia nell'arto del tempo in presenza di gravidanza sana mentre diminuisce in caso di gravidanza biochimica.