Aborto interno

L'aborto interno o aborto ritenuto è un tipo di aborto spontaneo in cui l'embrione non è più vitale, anche se rimane all'interno dell'utero. La sua espulsione avviene solo dopo un certo periodo che va da qualche giorno a qualche settimana e durante questo tempo il feto può riassorbirsi, se l'aborto avviene nelle prime settimane, o mummificarsi nel caso di un aborto terdivo.



Quali sono le cause dell'aborto interno?

Purtroppo non è sempre facile individuare le cause di un aborto interno. A volte le cause per cui si verifica un aborto sono dovute ad alterazioni cromosomiche - in genere prima della decima settimana- o anomalie morfologiche che colpiscono l’embrione nel primo trimestre di gravidanza.  Questi sono i fenomeni che provocano la maggior parte degli episodi abortivi nelle mamme, si stima, infatti, che siano le cause di quasi un 70% degli aborti spontanei. Altre cause possono essere fumo e alcol, ovaio policistico, diabete o altre patologie nella gestante

Quali sono i sintomi dell'aborto interno?

I sintomi dell'aborto interno sono vari e mutevoli: la maggior parte delle donne accusa sintomi di aborto, dai quali però sembra riprendersi positivamente. Soltanto in un secondo momento la mamma nota che la gravidanza non sta proseguendo come dovrebbe: il pancino non cresce, il seno non è più gonfio e potrebbero comparire perdite vaginali scure. Se l'aborto ritenuto avviene nel secondo trimestre di gravidanza  la mamma potrebbe avere una vera montata lattea.