Quanti tipi di gravidanza gemellare esistono?

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Quando una donna scopre di aspettare dei gemelli, la sua prima reazione è sempre quella di una grande sorpresa. In effetti, la gravidanza gemellare non è poi così diffusa: in Italia risultano pari ad una su 100, anche se negli ultimi anni si sta assistendo ad un loro aumento dovuto alla fecondazione assistita e alle cure ormonali. Non tutte le gravidanze gemellari, però, sono uguali: esistono ben 3 diversi tipi di gravidanza gemellare, che risultano molto diverse tra loro sia durante la fase di gestazione che del parto.

Tipologie di gravidanza gemellare

Anche se apparentemente tutte le gravidanze gemellari sembrano uguali, in realtà non è proprio così. I primi sintomi di una gravidanza gemellare possono essere diversi da quelli di una gravidanza tradizionale, ma tra le differenti gravidanza con due o più feti, non si può dire che ci siano molte differenze.

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Le principali differenze in questo tipo di gravidanza si riscontrano già dall'ecografia morfologica, quandi si può vedere con più chiarezza come stanno i gemellini. Spesso sentiamo parlarne, ma non sappiamo bene a cosa si riferiscono. Ebbene, non sono poche le differenze tra i gemelli omozigoti e eterozigoti. I gemelli omozigoti (dal greco "omo", che significa "uguale") sono i gemelli che appaiono identici, in quanto provengono dallo stesso zigote, che a sua volta risulta diviso in due parti.

Gravidanza di gemelli omozigoti

La tradizione popolare afferma correttamente che la gravidanza di gemelli omozigoti sia legata a questioni ereditarie, essendo in effetti più facile che si verifichi se nella famiglia di uno dei due genitori, ed in particolar modo in quella della madre, si siano avuti in passato parti gemellari. In effetti la gravidanza gemellare omozigote è abbastanza rara, risultando infatti pari a circa un terzo di tutte le gravidanze gemellari.



I gemelli omozigoti, quindi, condividono la placenta e la cavità amniotica. Se, però, come a volte accade, lo zigote si divide entro i primi giorni successivi all'avvenuta fecondazione, si possono anche sviluppare placente e sacche separate: i gemelli omozigoti, in questo caso, vengono detti anche rispettivamente gemelli bicorali o gemelli biamniotici. Essendo dotati dello stesso DNA, i gemelli omozigoti sono per forza di cose sempre dello stesso sesso (e quindi o due maschi o due femmine), oltre che molto somiglianti dal punto di vista fisico, proprio perchè possiedono lo stesso patrimonio genetico.

Gravidanza di gemelli eterozigoti

Le gravidanze eterozigote (dal greco "etero", che significa "diverso") sono decisamente più comuni rispetto a quelle omozigote: esse, infatti, rappresentano ben i 2/3 di tutte le gravidanze gemellari. I gemelli eterozigoti, detti anche bizigoti, infatti, a differenza di quelli omozigoti, si sviluppano da due zigoti distinti, perchè vengono a generarsi a seguito della fecondazione di due diverse cellule uovo da parte di due diversi spermatozoi.

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Ne consegue pertanto che i gemelli eterozigoti, pur essendo presenti contemporaneamente nell'utero materno, si sviluppano successivamente come due fratelli distinti: in altre parole, i due gemelli non possiedono lo stesso DNA. Proprio per questa ragione i gemelli eterozigoti sono a prima vista molto somiglianti tra loro ma non sono fisicamente uguali come accade invece per i gemelli omozigoti. Inoltre, a differenza di questi ultimi, i gemelli eterozigoti possano essere anche di sesso diverso (e quindi al termine di una gravidanza gemellare eterozigoti la madre potrà concepire o due maschi, o due femmine, oppure un maschio ed una femmina).

Gemelli Siamesi

Uno dei rischi della gravidanza gemellare è legata ai gemelli siamesi. Ipotesi decisamente molto rara (se ne verifica circa una ogni 120.000 gravidanze) , ma che rientra anch'essa nella casistica delle gravidanze gemellari, è la gravidanza dei gemelli siamesi. Questa particolare tipologia di gravidanza è quella che si verifica quando l’embrione si divide con più ritardo rispetto alla norma, oppure, pur dividendosi nei tempi giusti, la divisione non avviene in maniera completa.

I gemelli siamesi, che sono sempre del medesimo sesso, oltre a condividere la placenta, possono anche condividere organi e alcune parti del corpo. Fortunatamente la scienza medica al giorno d'oggi, con i potenti mezzi di cui dispone, è in grado di verificare sin dall'inizio della gestazione se si è in presenza di una gravidanza siamese, e, nella maggior parte dei casi, anche di intervenire prontamente per dividere i due feti.