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E poi all’improvviso, sei arrivata tu!

Mentre l’Italia rimane ancora indietro su tutto il tema della procreazione medicalmente assistita e in testa sul turismo della fertilità, altri Paesi europei continuano a progredire e a rendere il processo sempre più accessibile.

Casey Shay, 8 mesi. Foto gentilmente fornita da mamma Amy e Claire.

In Gran Bretagna, per esempio, la legge regolamenta l’omologa e l’eterologa già dal 1990, mentre in Italia sono stati necessari anni e anni di appelli e tribunali per arrivare a quella che è oggi la Legge 40. Se tra Paese e Paese vi sono molte differenze, non cambia invece la voglia di maternità che unisce coppie eterosessuali, omosessuali e single.

Oggi vi raccontiamo la storia della piccola principessina di Amy e Claire.



Londra è una metropoli viva e cosmopolita ed è proprio qui che Claire e Amy vogliono costruire la loro famiglia. Nonostante le tante ricerche online, non riescono a trovare risposta alle tante domande e dubbi. È grazie alla clinica a cui si rivolgono che riescono a chiarirsi le idee su cos’è la fecondazione assistita, quali tipi di fecondazione assistita sono adatti alla loro situazione, come si svolge il tutto.

Determinate a diventare mamme parlano ad amici e parenti di FIV e IUI, di donatori e cicogne che portano bambini bellissimi. Uno di loro racconta di come Cryos International abbia cambiato la sua vita rendendolo finalmente padre e Claire e Amy non ci pensano due volte a rivolgersi alla banca del seme più grande del mondo.

Il grande elenco di donatori traccia i profili di centinaia di uomini le cui caratteristiche fisiche, e non, raccontano il futuro di un piccolo angioletto che crescerà nel grembo della mamma. Non solo colore di occhi e capelli, ma anche hobby, colore preferito, istruzione, tono della voce... Sono davvero tantissime le informazioni dei profili dei donatori e sono accesibili gratuitamente, a differenza di molte altre banche che richiedono un contributo economico, un aiuto non indifferente visti gli elevati costi della fecondazione assistita.

Decidere di avventurarsi nel processo della fecondazione assistita non è affatto una passeggiata, sia dal punto di vista burocratico ed economico che da quello psicologico. Le montagne russe emotive di speranza, ebbrezza, paura e sollievo sono ricompensate solo dal vagito del proprio bambino, ma anche avere un team di specialisti che ti sostengono durante l’iter è una manna dal cielo.

Da fuori può sembrare tutto molto meccanico, se non si è mai toccato con mano questo mondo. Internet, catalogo, invio, sembrano descrivere un uggioso pomeriggio di shopping online qualunque, ma qui non si parla di vestiti, libri, scarpe, mobili... Si parla invece di un bambino, o meglio, della realizzazione di un sogno dal valore inestimabile, delle lacrime di tristezza e delle lacrime di gioia che trovano colore nell’iride di due occhietti vispi e nel mignolo che si aggrappa forte al tuo.

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