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Come si esegue un’ecografia morfologica?

La scoperta di aspettare un bambino è un evento che porta gioia e promette di stravolgere la vita dei futuri genitori. Se rimanere incinta già è emozionante, avrai provato anche tu quell'irrefrenabile istinto materno che poco a poco porta a programmare tutte le visite ginecologiche necessarie e diventare vere dipendenti dalla lettura di vari blog e libri sul tema.

La prima cosa che devi sapere è che sono sufficienti due ecografie per valutare l'andamento della gravidanza e la crescita del tuo bambino in presenza di una gravidanza senza rischi o predisposizioni di malattie. Sono invece tre se il ginecologo ravvisa qualche anomalia durante la seconda visita, ovvero l'ecografia morfologica.

Come funziona la morfologica?

Se la prima ecografia in gravidanza ti sarà utile per valutare l'annidamento dell'ovulo fecondato, la data di inizio della gravidanza e il tipo di gestazione, le informazioni diventeranno più dettagliate con la seconda ecografia tra la diciannovesima e la ventunesima settimana, la cosiddetta ecografia morfologica. Ma cos'è l'ecografia morfologica quindi?

Devi sapere che l'ecografia morfologica è un esame che analizza la morfologia del feto in modo da offrirti informazioni precise sulla gravidanza e sullo sviluppo del bambino. Potresti considerare l'ecografia morfologica come una vera e propria visita del tuo bebè che evidenzia l'andamento del suo sviluppo fisico, il sesso del bambino ed esclude eventuali malformazioni del feto.

Come arrivare preparate alla morfologica

Olena Yakobchuk || Shutterstock

Ora che sai come si fa l’ecografia durante la gravidanza, vorrai sapere come funziona l'ecografia morfologica. L'esame morfologico serve per raccogliere informazioni su circonferenza dell'addome del bambino, funzionalità delle vie urinarie, struttura di parete addominale e stomaco, lunghezza delle ossa e stato della la placenta.



In sostanza l'ecografia morfologica serve a capire come il bambino sta crescendo nel tuo pancione e se c'è l'eventualità di patologie gravi, mal posizionamento della placenta o riduzione del liquido amniotico.

Come si esegue un'ecografia morfologica?

Non devi pensare che tutte queste informazioni siano frutto di un esame complicato e doloroso, visto che si tratta di una normale ecografia transaddominale da effettuare presso la ASL, l'ospedale di zona o lo specialista privato convenzionato di fiducia.

Non vi sono infatti rischi di fare l’ecografia in gravidanza: l'ecografia morfologica è un esame diagnostico classificato di I livello, vale a dire un esame di routine senza rischi per la salute di mamma e bebè che lascia spazio a un esame di approfondimento (ecografia di II livello) in caso di un riscontro di anomalie risontrate. È un momento cruciale per stabilire lo stato di salute del nascituro e disciogliere dubbi e incertezze della futura mamma, anche se non esclude ogni possibile genere di malformazione.

  • Il ginecologo fa sdraiare la futura mamma su un lettino.
  • Cosparge il pancione di un gel conduttore di ultrasuoni.
  • Sposta la sonda lungo il pancione in modo da analizzare l'assetto strutturale del bambino al monitor. La sonda rilascia un fascio di ultrasuoni che emette suoni differenti a seconda delle varie conformazioni delle aree che incontra, un corredo di input che viene trasformato in informazioni visive sul display dell'apparecchio.
  • Il medico analizza gli organi e le strutture del nascituro, spiega passo dopo passo le aree analizzate e tende a rassicurare la futura mamma.
Come si svolge l'ecografia morfologica

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Che cosa si vede dalla morfologica?

L'ecografia morfologica evidenzia le eventuali malformazioni che interessano le aree del corpo già completamente formate, ma non è detto che riesca a far luce su malformazioni a carico di vie urinarie e tubo digerente, nanismo o altri difetti.

Alla ventitreesima settimana di gestazione solo due malformazioni su dieci possono dirsi facilmente rintracciabili, mentre alcune malformazioni possono comparire nelle settimane successive all'esame diagnostico.

Molti continuano a pensare che un'ecografia tridimensionale permetta un esame più attendibile e veritiero, ma in realtà il problema non è sui tipi di ecografia da fare in gravidanza (bidimensionale o tridimensionale) quanto il momento in cui si verifica lo stato di accrescimento del feto.

È per questo che l'ecografia morfologica viene accompagnata spesso da due tecniche associate quali la flussimetria fetale (stabilisce il livello del flusso placentare) e l'amniocentesi (tecnica più invasiva che evidenzia eventuali irregolarità cromosomiche).

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